Un mantello dell'invisibilità: come in Harry Potter e in centinaia di altri film dal fantasy al fantascientifico. Non c'entrano maghi e elfi, questa volta il merito è della scienza. Dopotutto è questione di onde, luce e riflessioni e trovando il materiale giusto si può aggirare la percezione visiva deviando le onde luminose intorno all'oggetto da nascondere.
L'effetto sarebbe quello che vedete qui sopra. Più o meno. Per ora l'effetto è limitato a un mantello formato microbo: la scala su cui questo meccanismo funziona, riporta Panorama, è misurabile nell’ordine del miliardesimo di metro, ma il principio è quello buono per poter un giorno, secondo gli scienziati guidati da Xiang Zhang, produrre veri mantelli dell’invisibilità grandi abbastanza per nascondere le persone.
Se si sarà in grado di produrre il materiale su grande scala si potrà produrre il mantello dell'invisibilità vero e proprio. Nasconderà persone e mezzi, ed è facile intuire l'impiego militare della scoperta: divise, coperture, rivestimenti di carri armati, navi, aerei.
Esistono già esperimenti con questo fine ma utilizzano una tecnica diversa, quella diappoggiarsi a onde di lunghezza superiore a quella percepita dalla vista. Ora si lavora su una sorta di riflessione negativa resa possibile dai meta-materiali creati in laboratorio. I materiali usati sono argento e magnesio; la luce non viene né assorbita né riflessa da queste superfici ma vi passa accanto, come l'acqua che scorre attorno a un sasso. Solo la luce proveniente da dietro l'oggetto in questione può essere percepita.
Anche aqueste grandezze le applicazioni sono molte: si va da microscopi particolarmente efficienti, in grado di analizzare oggetti ancora più piccoli, a applicazioni nel settore delle telecomunicazioni.
A quando i mantelli dell'invisibilità? Pazienza, la ricerca è appena iniziata.
fonte:http://hightech.blogosfere.it/
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