domenica 21 settembre 2008

Le Piramidi e La Sfinge


Le piramidi fin dall’antichità hanno rappresentato, insieme alla Sfinge, uno dei più grandi misteri dell’antichità. Secondo gli studiosi, costruite a partire dal III millennio a.C. dai faraoni della III dinastia, secondo altri invece, molto più antiche. Maestose tombe faraoniche, oppure le piramidi avevano qualche altro utilizzo? Prima delle piramidi, i nobili e i funzionari di grado elevato si facevano tumulare in sepolcri rettangolari dal coperchio piatto, costruiti con mattoni di fango, alti circa 3 metri noti con il nome di Mastabe. Djoser, faraone della terza dinastia, si servì della mastaba come modello ma volle che fosse gigantesca; cambiò più volte progetto, ingrandendola sempre più fino ad avere l'idea innovativa. Anziché una sola mastaba il re ne avrebbe avute quattro di grandezza decrescente e sovrapposte. Nacque così la prima piramide, quella a gradoni di Sakkara.

Un successivo passo nella realizzazione delle piramidi si ebbe al finire della terza dinastia con il faraone Snefru il quale tentò di ricoprire una piramide a otto gradoni del suo predecessore con lastre calcaree cercando di dargli forma e si arrivò alla prima piramide dalle pareti spioventi, che poi ispirò anche i faraoni successivi, Cheope, Chefren e Micerino. Gli studiosi si sono sempre chiesti come abbiano potuto costruire le piramidi gli egiziani, visto che al tempo non disponevano di una tecnologia sofisticata come la nostra e non conoscevano nemmeno la ruota. Eppure si tratta di costruzioni imponenti e architettonicamente perfette al millimetro. Le tecniche di costruzione più accreditate sono tre: una rampa unica che permetteva di trasportare i blocchi dal primo piano fino in cima, una serie di 4 rampe (una per lato) e una rampa a spirale che avvolgeva la piramide stessa. Per quanto riguarda quasi tutte le piramidi ritrovate (circa 100) le tre tecniche furono utilizzate insieme o alternate, ma per la piramide di Cheope le prime due appaiono impraticabili.
La Grande Piramide raggiunge quasi 150 metri di altezza e ciò significherebbe che i piani inclinati, o rampe, avrebbero dovuto raggiungere una lunghezza compresa tra 1.5 e 3.5 Km e una larghezza tra 8 e 15 metri per mantenere una inclinazione sufficiente a trasportare i blocchi.
La rampa a spirale rimane dunque la soluzione più probabile per la costruzione della Grande Piramide. Essa doveva essere composta da una serie di 16 rampe che avrebbero raggiunto l'altezza di 120m. A questo punto si creava uno spiazzo necessario ad ultimare il lavoro.
Uno storico arabo del IX secolo, Ibn Abd Hock, sulla base di studi effettuati da cronologisti affermò che la Grande Piramide fu costruita da Surid Ibn Salhouk, un antico re egizio vissuto intorno al 10.000 a.C. Alcune leggende copte sembrano avvalorare questa teoria: lo storico copto egiziano Masudi afferma con certezza che il re Surid costruì la Grande Piramide dopo aver sognato un disastro naturale che avrebbe distrutto le conoscenze del suo popolo. Ordinò quindi la costruzione della piramide per preservare le arti e le scienze che dovevano essere iscritte sul rivestimento esterno. Lo storico greco Erodoto narra che la piramide di Cheope, in antichità, era ricoperta da un rivestimento di calcare bianco riflettente, completamente inciso di geroglifici che però gli stessi antichi Egizi non sapevano leggere.

Il sarcofago del re nella piramide è fatto di granito rosso. Tale granito è ancora oggi molto difficile da lavorare con le moderne tecnologie.

Secondo l'ingegnere italiano Mario Pincherle, la Camera del Re si trova al centro dello Zed (vedi più avanti).

Alcuni (fanta-archeologi, clipeologi…) spiegano il mistero della costruzione di queste grandi opere ipotizzando che non furono gli Egizi a costruire le piramidi della piana di Giza, bensì gli extraterrestri con le loro astronavi o, per lo meno, facendo uso di apparecchiature extraterrestri.

Altri ancora ritengono che i popoli antichi possedessero il potere di rendere leggera la pietra grazie a poteri ESP (poteri della mente).

La Sfinge, come le tre piramidi di Giza, è oggetto di numerosi studi e varie teorie che la portano ad essere considerata il ritratto di uno tra Cheope, Dedefra e Chefren o, in modo molto affascinante, una costruzione concepita e realizzata dai superstiti di Atlantide.
La Sfinge è alta 22 mt. e lunga 57 mt. ed è stata scolpita in un unico blocco di calcare composto da tre strati di diversa durevolezza. Al suo interno, finora, sono state rinvenute 4 stanze vuote.

La maggiore fonte di discussione è legata alla sua erosione che, per gli egittologi, è dovuta ai venti e all'acqua contenuta nel terreno, mentre per altri (West, Hancock ed altri) è stata provocata dalle frequenti piogge cadute in Egitto.
Vi è dunque una grande differenza tra le due teorie: la prima fa risalire la costruzione della Sfinge intorno al 2500 a.C., la seconda la colloca niente meno che verso il 10.500 a.C., ma nessuna delle due può avvalersi di prove inconfutabili a suo favore.
Nel 1991 si è dimostrato, con una serie di prove geologiche, che essa fu costruita almeno 6.000 anni prima di Cristo e quindi, 3.000 anni prima che avesse inizio la civiltà egizia. La testa della Sfinge, secondo queste teorie, originariamente doveva essere quella di un leone, trasformato poi da Chefren o chi per esso, nel volto di un faraone perché nel 10500 essa vedeva sorgere il sole e sé stessa (la costellazione del Leone). A questo proposito gli egittologi obiettano che, ai tempi degli antichi Egizi, la costellazione del Leone era ancora sconosciuta (fu scoperta e chiamata così dai Greci migliaia di anni più tardi).

Di fronte alle piramidi, Napoleone disse: “Soldati! Da quassù quaranta secoli vi guardano!”

Un detto famoso dice: “L’uomo ha paura del tempo, ma il tempo ha paura delle piramidi!”, per sottolineare la loro longevità.

fonti: Giorgio Pastore, Dèi del Cielo, dèi della Terra, Eremon Edizioni. http://www.croponline.org/



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