Fin da piccolo, uno dei miei sogni è sempre stato quello di inventare una macchina del tempo. Ho sempre trovato affascinante l’idea di poter viaggiare nel passato e nel futuro come Marty e Doc (protagonisti di "Ritorno al Futuro", 1985) o l’eroe di “Time Machine” di H.G.Wells. Pensavo che solo nei film fosse possibile tale cosa, ma mi sbagliavo. Oramai siamo nel 2002. L’uomo ancora ne ha di strada da fare in campo tecnologico, ma è anche vero che molta strada è stata fatta. Se pensiamo a che livello di tecnologia si trovava l’umanità all’inizio del ‘900, e se pensiamo a che livello si trova invece oggi, potremmo immaginare a che livello sarà tra altri cent’anni. L’uomo è partito dai transistor, ed ora è arrivato ai microcips. Presto anche questi saranno sorpassati, ed anzi, ci sembreranno obsoleti pezzi da museo. Ciò che oggi facciamo era impensabile all’inizio del XX secolo. Alcuni scienziati affermarono: “La televisione? È un’invenzione che non farà molta strada!” Ma a quanto pare, si sbagliavano. Altri dicevano: “Andare sulla Luna? È pura fantascienza!” Eppure ci siamo andati, ed anzi, tra poco andremo anche su Marte! Questo ci dimostra che non dobbiamo mai pensare una cosa impossibile solo perché ci sembra irrealizzabile. Oggi magari lo è davvero, ma tra cent’anni… Chissà che ci sarà tra cent’anni! Probabilmente useremo il teletrasporto per andare al mare in estate! Oggi tale cosa ci sembra fantascienza, ma l’esperienza ci ha insegnato che la fantascienza, a volte, anticipa la realtà. In tal senso lo scrittore Julies Verne viene considerato quasi un profeta. Ma arriviamo al dunque. Pochi giorni fa ho letto su internet una notizia che, devo dire, mi ha commosso. Era intitolata: “Inventata la Macchina del Tempo, la fantasia diventa realtà”.
Non riuscivo a credere ai miei occhi. Andai subito a verificare la notizia su altri motori di ricerca e anche questi ne parlavano. Non era uno scherzo. Era vero.
La notizia si riferiva agli esperimenti dello scienziato russo Vadim Chernobrov, ingegnere astronautico che affermava di aver compiuto esperimenti con cavie animali dall’esito positivo. In pratica, Chernobrov è riuscito a spedire nel futuro di circa due minuti un topolino e a riportarlo indietro. L’esperimento si è svolto così:
1- Chernobrov ha spedito nel futuro di due minuti, un topolino, mettiamo il caso alle 8.00 am.
2- Lo scienziato, alle 8.01, si è visto ritornare indietro il topolino con un nastrino rosso legato al collo.
3- Ore 8.02: Compare dal nulla un topolino (ce n’è già uno nella gabbietta). Lo scienziato gli lega al collo un nastrino rosso e lo rimanda indietro nel passato, all’ora 8.01.
L’esperimento, in tal modo, è riuscito. Dalle ore 8.00 alle ore 8.01, non era presente nessun topolino. Mentre, per un breve periodo dalle ore 8.02, lo scienziato è in possesso di due topolini, ma uno lo rimanda nel passato di quasi un minuto. E cosa sarebbe successo se alle 8.02, comparso dal nulla il topolino, lo scienziato avesse deciso di non rispedirlo più nel passato ma di tenerselo? Se nella sua mente fosse stata forte tale convinzione, probabilmente, alle 8.01 non avrebbe visto nessun topolino ritornare indietro col nastrino rosso. Come funziona questa macchina del tempo? Ancora esattamente non si sa, perché l’invenzione è ancora in lavorazione, ma si basa sull’elettromagnetismo.
Si tratta di una capsula dalla forme di un uovo intorno a cui ruotano degli elettromagneti molto potenti, capaci di creare una specie di ponte spazio-temporale. Probabilmente, in base alla velocità ed alla potenza di questi, lo scienziato può “governare il Tempo” all’interno della capsula. Chernobrov sarebbe tanto sicuro della propria invenzione da aver già prescelto il primo crononauta della storia. Ivan Konov, un giovane programmatore di Computer che a detta Chernobrov è in eccellente forma fisica e con una psiche estremamente forte. "Se mai gli capitasse di vedere la fine del mondo - dice Vadim - avrebbe abbastanza sangue freddo per raccontarlo". E di sangue freddo, di sicuro, ne dovrà avere a volontà, anche perché, come già detto in precedenza, se gli dovesse capitare di cambiare il passato, automaticamente si ritroverebbe in un altro universo parallelo, dal quale non potrebbe più ritornare indietro. Se si trovasse l' 11 Settembre 2001 a New York, e gli venisse in mente di far evacuare le due Twin Towers, probabilmente diventerebbe un eroe di livello mondiale, ma non potrebbe più ritornare nel suo futuro. Partirebbe da quel tempo per un futuro che non è il suo, per un futuro in cui non ci sono mai state vittime dell’attentato alle torri. Magari rivedrebbe il suo amico Chernobrov, ma sarebbe il Chernobrov di quell’universo, mentre quello del suo universo, non lo rivedrebbe mai più. E probabilmente, in quell’universo, potrebbe trovare un secondo Konov, o un Konov potrebbe anche non essere mai esistito. Un vero incubo da cui non potrebbe più ritornare indietro.
Giorgio Pastore
Viaggiare nel tempo? Possibile! Il viaggio nel tempo è possibile e senza paradossi. Almeno secondo quanto affermano due fisici, Daniel Greenberger della City University di New York e Karl Svozil della Vienna University of Technology, sul sito arxiv.org. Secondo questi due ricercatori, le leggi della fisica quantistica renderebbero i paradossi di fatto impossibili.
(...)
Alcune soluzioni delle equazioni di Einstein riguardanti la teoria della relatività generale sembrano indicare che in qualche situazione lo spazio-tempo si curva su se stesso, permettendo a possibili crono-viaggiatori di ritornare nel passato e magari di incontrare se stessi. I due ricercatori pensano comunque che ciò possa accadere senza alterare gli eventi ormai trascorsi.
fonti: "Viaggiando" - Anno I, n° 2 - Ottobre 2005
www.arxiv.org http://www.croponline.org/macchinadeltempo.htm
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